27 maggio 2018

Ritorno verso casa

  
 



“Se sapessi quanti minuti impreziosisco con gli attimi che mi hai regalato, guardando le nuvole che fuggono.” (bitw) 


Si può volare senza che i piedi abbandonino la terra? certo che si può, ed è questo il miglior distacco ed è anche una severa sferzata d’ energia. Basta frugare sapientemente nel vissuto e nel passato raccogliendone i frutti più saporiti e inebrianti, basta fermarsi e sprofondare nelle maree che ti hanno sospinto e cullato. Talvolta sei trasportato con tale intensità, da non aver consapevolezza tanto da non voler più tornare alla realtà. Penso  a come ero e a quanto riuscivo ad afferrare ciò che volevo con la spensieratezza e l' incoscienza, con i brividi che m’ accompagnavano mentre assestavo colpi alla vita. Mi chiedo cosa sia quel che ci frena e che isola la freschezza e la spontaneità, cosa blocca le gambe e il cuore, perché ci areniamo nella palude dell' arrendevolezza. Questo bisogno di libertà mi costringe a riflettere e mi conduce ai prati verdi di stagioni miti, mi strattona il cuore e mi ricorda che nulla è finito se tu non lo vuoi.  E così ripenso a te che allagavo della mia allegria e che cercavo ogni volta che ne avevo bisogno e non  mi son mai chiesta quanto potessi reggere l' onda di piena che io cavalcavo. Tu eri lì ed io prendevo a piene mani fino a che tu potevi darmi. Nessun timore, nessuna remora, io ero così. Bisogno di dare e di prendere, di apparire, di aspettare, di sperare. Oggi non so se potrei riviverlo o ripetermi, so solo che vorrei poter tornare ad essere libera come allora ed accucciarmi ai tuoi piedi con la stessa pacata serena arrendevolezza. Sarebbe come tornare nella sicurezza e nell' intimità perdute. Sarebbe come il ritorno verso casa.
- blowing_inthe_wind:26/05/2018 -


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