2 novembre 2015

Sogno disperato






“ Sembrava che il mondo fosse un pò più in là.
Noi eravamo nella parte giusta, nella linea esatta dell'armonia,
dove il silenzio aveva le uniche parole giuste
e i rumori erano solo il nostro respiro.” (bitw)


Sono le mie labbra che sfiorano per assaporare e avvicinare a me l' intima essenza di ciò che voglio. Come un bimbo ho conservato quel bisogno di contatto muto. Ancora loro si schiudono beffarde per trattenere la rabbia contenuta nell' impeto di parole inutili e tremano, modulate da un' emozione che non so trattenere a causa di questo mio cuore che batte e spera sempre, pronto a dipingere un altro inferno. Forse il silenzio ripaga il brusio di risposte che s' infrangono e si sbriciolano nell' incomprensione. Per questo amo il silenzio e di lui mi vesto con elegante sobrietà. Quanta pace si può abbracciare dopo un tumulto incontrollato. Basta soccombere alla tempesta fino a che stremati ci si accascia di fronte al disordine della mente fuori controllo. Infine, si distendono lentamente quando il viso le costringe nel benessere di un momento magico che conduce al sorriso. Abbracciami sempre, sogno disperato, fammi galleggiare come sai nella leggerezza della mia esistenza felice del passato e nella sorpresa di un futuro che mi rincorre e sia la mia bocca uno strumento di pace e di poesia. E che i miei baci rubati al sole di primavere roventi restino sempre impressi all' ombra del ricordo a suggellare la forza e l' amore che ho dato e ricevuto. Ora è tempo di dormire e porgere la guancia alla leggerezza e le mie labbra sussurrano una nenia che mi riporta nel mondo antico dell' infanzia, ma solo dopo aver idealmente baciato la tua bocca, un' ultima volta prima di spegnere la mente e accendere il sogno. E ancora lì su quel cuscino morbido che affonderò tutto di me e la mia bocca, sprofondando in un abbraccio estenuante di baci soffocati e mai finiti.
- blowing_inthe_wind:22/12/2015 -